Benitez: "Ci sarà da lavorare tanto"
Interviste
28 Giugno 2013 Fonte:
Corriere dello Sport
"Vogliamo competere in tutto quello che si può competere. Ed andare avanti sia in Champions che in campionato"
Dice di essere stanco ma felice. Di trascorrere le vacanze al telefono per sapere se quel calciatore abbia firmato il contratto o meno. E' un Rafa Benitez a tuttocampo, quello che si confessa a radio e tv, giornali ed agenzie. Non passa giorno che non rilasci una o due interviste. E che pubblica sistematicamente in spagnolo o in inglese sul suo sito-web (a giorni, la versione in italiano). Questo è il primo effetto dell'ingaggio di un tecnico dal palmares così ricco: si parla del Napoli e di Napoli in tutto il mondo. Dopo aver parlato a radio Marca, l'ex allenatore di Valencia, Liverpool e Chelsea, Benitez si confessa anche ad Onda Cero, a Radio Cope e a Europa Press. Tutti lo cercano, tutti vorrebbero conoscere le sue sensazioni, i suoi progetti, il suo pensiero su Cavani.
L'ENTUSIASMO – E Don Rafa si concede volentieri alla stampa internazionale. E la prima cosa che traspare è il suo smisurato entusiasmo per la nuova avventura. Come farebbe un adolescente al primo colpo di fulmine per una ragazza. « E' una bella sensazione arrivare in un posto dove la gente ti aspetta e ti sostiene – dice all'inviato di Europa Press – E' uno stimolo in più per il futuro». «Sono stato piacevolmente sorpreso dall'accoglienza dei tifosi napoletani – aggiunge a Radio Cope- Ho ottimi rapporti con i an dell'Extremadura, del Valencia e del Liverpool e Napoli mi sembra su quella linea.Vedo molte somiglianze con Valencia e Liverpool: una città che vuole competere con altre più potenti sul piano economico e vuole farlo unendo tutte le componenti: la squadra, i tifosi, la città, l'organizzazione generale». E a Onda Cero, parla anche dell'ultima esperienza in panchina: « Sapevo che avrei firmato per pochi mesi. Ma alla fine anche i tifosi del Chelsea hanno apprezzato il nostro lavoro e la nostra professionalità. Anzi dopo aver vinto l'Europa League, un gruppo di loro ha chiesto anche scusa per come si sono comportati altri tifosi nei miei confronti».
GLI OBIETTIVI – «Non ce ne poniamo ma vogliamo far bene in tutte le competizioni. Ci prepareremo per diventare una squadra che diverte e s'impone all'attenzione di tutti. Vogliamo competere in tutto quello che si può competere. Ed andare avanti sia in Champions che in campionato. Ovviamente ci sarà da lavorare tanto e gli inizi non saranno facili. Ma il presidente De Laurentiis è persona intelligente, molto preparata, sa quello che vuole. Ha preso il Napoli otto anni fa in terza divisione e l'ha portato fino alla Champions. La squadra ha già una dinamica di gioco molto buona. In passato è stato fatto un buon lavoro, continueremo su quella linea. Ma un periodo di adattamento ci vorrà sempre», confessa ad Europa Press.
CAVANI – Benitez ribadisce la sua posizione, peraltro già espressa a radio Marca a proposito del destino di Cavani: «Mi farebbe piacere se restasse con noi. Ora è concentrato ancora nella Confederation Cup, dopodichè ne riparleremo. Lui è fondamentale per noi. Stiamo seguendo diversi calciatori, non solo spagnoli», s ottolinea ad Europa Press. E poi ad Onda Cero, ripete: «Saremmo davvero felici se Cavani non si spostasse da Napoli. Lui è consapevole dell'amore della città e dei tifosi verso i suoi confronti». Ed infine a Radio Cope: «Se rimane è perché qualcuno non riesce a pagare tutta la clausola ma noi non vorremmo privarci di Cavani e per la società non è sul mercato».
ANCELOTTI – Benitez fa anche i complimenti ad Ancelotti approdato sulla panchina del Real Madrid: «Ho un buon rapporto con lui dai tempi della Premier e anche della finale di Champions tra Liverpool e Milan. Penso sia la persona più giusta e preparata per recuperare i valori tecnici del Real Madrid» . E di Mourinho che l'ha rimpiazzato al Chelsea, neanche un commento. Tra i due non c'è feeling. Benitez si limita ad elogiare solo qualche ex dei Blues: «Torres ha recuperato freschezza atletica con noi ed ora è un calciatore diverso da quello che trovammo approdando sulla panchina del Chelsea». Parla al plurale, coinvolgendo sempre il suo staff.
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